Franco Manzini
voce • parole • chitarra acustica
Gabriele Gabrizio Giuliani
chitarre • voci
Matteo Micheloni
batteria • percussioni • voci
Michele Perazzoli
basso
Nicola Tonin
chitarre • voci

BIO

I Regina Mab vantano un percorso artistico di oramai 6 lustri. Nel corso del loro viaggio musicale hanno avuto il piacere di condividere il palco con artisti come Bluvertigo, Quintorigo, Delta-V, Pitch, Marta sui Tubi, Moltheni, Cesare Basile, Dente, Paolo Benvegnù, dando vita a una discografia variegata. Dai primi acerbi lavori di fine anni 90, "Rupert" del 2003, in cui già si intravede il germinare di una scelta che porterà nell’arco di pochi anni all’adozione del teatro canzone come forma espressiva prediletta per le esibizioni live.

Nel 2006 esce infatti "booq" per l'etichetta Manzanilla MusicaDischi con distribuzione nazionale Audioglobe e dal 2007 i Regina Mab, ossequiando finalmente il nome che portano, intraprendono un percorso nuovo, senza abbandonare il vecchio.

Il nuovo progetto pesca a piene mani dall’esperienza di Gaber, accostandosi ad un modo di “raccontare storie” che unisce musica e parola recitata.

Nel 2007 esce quindi "Palle da Tennis" reading/concerto acustico su disco, le storie e le mirabolanti avventure dei tennisti dei primi anni 20 e 30. sempre per l'etichetta Manzanilla Musica Dischi: il disco si dimostra viatico per numerose soddisfazioni.

Lo spettacolo viene rappresentato in diverse location in tutto il nord e centro Italia ottenendo sempre l’apprezzamento del pubblico.

Nel 2010, il 25 aprile, esce, sempre per i tipi della Manzanilla, “Col Sole in Fronte”: anche questa volta uno spettacolo a cavallo tra musica e teatro ma con i toni più emozionanti e commoventi della storia di una donna coraggiosa.

I Regina Mab non si fermano e sfornano negli anni successivi nuovi lavori di teatro-canzone: CINEMAB, un omaggio alla settima arte attraverso gli aneddoti e le colonne sonore che uniscono una selezione di titoli amatissimi dai cinefili; 1977-1982 GLI ANNI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO, un percorso sulle tracce di un lustro così lontano e così vicino con panorami inaspettati e presagi della storia d’oggi con le musiche che hanno segnato quell’epoca; I RACCONTI DEL TANNINO, una originale traiettoria tra storie allegre, toccanti, poetiche segnate dall’indissolubile legame con il vino.
Del 2013 è FIOI, una serie di provocazioni sulla scuola d’oggi, com’è , come sarà, come potrebbe essere.

Nel 2015 esce finalmente PIANI DI ACCUMULO DI RABBIA E DI CORAGGIO, un corposo ed atteso lavoro discografico “classico”. Canzoni nuove e nuovissime che segnano in maniera marcata un altro aspetto peculiare nella natura del gruppo , sottolineando l’amore per la forma canzone.
Sempre per il 2015 è previsto il debutto di un nuovo spettacolo di teatro-canzone CHARLES CHE SCALAVA LE PIRAMIDI in cui ritorna la fortunata collaborazione con lo scrittore Paolo Ragno, già autore del lavoro su Rita Rosani, Col Sole in Fronte.

E poi? e poi c'è il lato COVER SESSION, ore ed ore infinite con un repertorio che sfiora i 1000 brani per divertirsi e far divertire a 360°.

QUEEN MAB

ROMEO: Stanotte ho fatto un sogno.

MERCUZIO: Anch’io.

ROMEO: E tu cosa hai sognato?

MERCUZIO: Che chi sogna spesso s’inganna.

ROMEO: Quando a letto, dormendo, si sognano cose vere.

MERCUZIO: Ho capito: da te c’è stata la Regina Mab.

BENVOLIO: E chi è la Regina Mab?

MERCUZIO: È la fata che fa sognare e non è più grande della figuretta del cammeo che sta sull’indice del consultore municipale. Viene sul naso di chi dorme, tirata da una muta di piccoli atomi; il suo cocchio ha i raggi delle ruote fatti con lunghe gambe di ragno, il mantice con ali di cavalletta, i finimenti con umidi raggi di luna; la sua frusta è un’ossicino di grillo, lo sverzino un filo d’erba; il suo cocchiere è una zanzara con un mantello grigio più piccolo della metà di un di quei bruchi tondi che si annidano nelle dita delle ragazze oziose; il cocchio, poi, è un guscio di nocciola lavorato dallo scoiattolo legnaiolo o dal vecchio tarlo i quali da tempo immemorabile sono i carrozieri delle fate.

E così, una notte dopo l’altra, la Regina Mab galoppa attraverso i cervelli degli amanti e li fa sognare d’amore, sulle ginocchia dei cortigiani perché sognino di riverenze, sulle dita degli avvocati perché sognino di parcelle o sulle labbra delle dame perché sognino di baci; e intanto Mab gliele guasta di bolle, stizzita perché i troppi dolciumi han fatto loro il fiato cattivo. Alle volte galoppa sul naso di un uomo di corte che così sogna di annusare una supplica, oppure viene con una codina di porco a fare il solletico al naso di un curato perché sogni di riscuotere un’altra decima; talvolta trotta sul collo d’un soldato, e questo sogna di nemici sgozzati, di brecce, d’imboscate, di spade di Toledo, di botti fonde cinque braccia, e poi gli fa rullare un tamburo negli orecchi, lo sveglia di soprassalto e dopo avergli fatto tirare due o tre bestemmie per paura lo lascia riaddormentare.

Questa è proprio quella Mab che di notte intreccia le criniere dei cavalli e riduce i crini fatali in peli luridi e unti che quando si strigano portano sciagura. Questa è quella strega che quando le ragazze stanno supine, salta loro sulla pancia perché imparino a saper portare il loro peso.

Questa è quella...

da Romeo & Giulietta (1595-1596) di William Shakespeare

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